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giovedì 2 febbraio 2017

Vernon e Petunia Dursley

Vernon e Petunia Dursley

Poiché abbiamo ricordato il compleanno di Lily Evans Potter proprio qualche giorno fa, abbiamo pensato di fare un piccolo approfondimento sulla sua famiglia Babbana, er quel poco che ne sappiamo.
Le notizie sugli Evans sono davvero poche, se si escludono le loro origini totalmente Babbane. Nella saga, l'unica parente ancora in vita di Lily è la sorella Petunia, e J.K. Rowling ha approfondito alcuni aspetti della sua vita col marito Vernon in un contenuto esclusivo appositamente dedicato.
Si tratta di uno dei primi testi disponibili in Pottermore, da sbloccare in Harry Potter e la Pietra Filosofale:

Harry Potter e la Pietra Filosofale: Il ripostiglio del sottoscala

Quello che vedete sopra è il primo Momento del capitolo 2, intitolato "Il ripostiglio del sottoscala". Si tratta dell'interno della casa dei Dursley, il celebre Numero 4 di Privet Drive. Oltre alle scale e ai muri dal colore discutibile, si intravede una piccola porzione dell'immacolata cucina di zia Petunia, più uno scorcio della desolante "stanza" di Harry.
Nella scena interattiva potevamo scorrere sulla cordicella per accendere la misera lampadina, far muovere i numeri del contatore e osservare un ragno gironzolare tra i calzini di Harry.
Per leggere il contenuto sui Dursley, si doveva cliccare sul portafoto posto sopra al tavolino, appena fuori dal ripostiglio.

Vernon e Petunia Dursley

Gli zii di Harry si incontrarono sul lavoro. Petunia Evans, da sempre inacidita perché i genitori sembravano apprezzare la sorella strega più di quanto non apprezzassero lei, lasciò definitivamente Cokeworth per frequentare un corso da dattilografa a Londra. Il corso le fruttò un lavoro d'ufficio, dove conobbe l’estremamente non-magico, presuntuoso e materialista Vernon Dursley. Grosso e senza collo, quel dirigente in erba parve alla giovane Petunia un modello di virilità. Non solo lui ricambiava i suoi sentimenti, ma era anche deliziosamente normale. Aveva proprio la macchina giusta e voleva fare cose del tutto ordinarie, e in capo a una serie di noiosi appuntamenti, durante i quali Vernon aveva parlato principalmente di se stesso e delle sue prevedibili idee sul mondo, Petunia sognava già il momento in cui lui le avrebbe infilato l’anello al dito.
Petunia Dursley
Quando a tempo debito Vernon Dursley le fece la proposta di matrimonio, con grande correttezza formale, in ginocchio nel soggiorno della madre, Petunia accettò al volo. L'unico ostacolo alla sua felicità era la paura di ciò che il fidanzato nuovo di zecca avrebbe pensato di sua sorella, che allora stava frequentando l'ultimo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Vernon era incline a disprezzare perfino chi metteva le scarpe marroni con il vestito nero; come avrebbe giudicato una ragazza che passava quasi tutto il tempo a scagliare incantesimi con indosso una lunga tunica? Petunia non poteva nemmeno pensarci.

Confessò la verità durante un lacrimoso appuntamento, mentre se ne stavano seduti nella macchina scura di Vernon, davanti a un fish and chips dove lui aveva appena comprato uno spuntino per il dopo-cinema. Come Petunia supponeva, Vernon rimase profondamente scioccato; tuttavia giurò solennemente che non le avrebbe mai rinfacciato di avere per sorella uno scherzo della natura. Petunia gli si gettò tra le braccia con una tale violenta gratitudine che Vernon lasciò cadere la salsiccia impanata.

Il primo appuntamento tra Lily, il suo ragazzo James Potter e i futuri sposi andò male e da allora i rapporti peggiorarono rapidamente. James trovava Vernon divertente e commise l'errore di mostrarlo. Vernon cercò di trattare James con condiscendenza chiedendogli che macchina guidasse. James gli descrisse la sua scopa da corsa. Vernon si lasciò sfuggire che i maghi dovevano di certo vivere con il sussidio di disoccupazione. James gli raccontò della Gringott, e della fortuna che i suoi genitori vi custodivano, in oro massiccio. Vernon non riusciva a capire se James lo stesse prendendo in giro oppure no, e si arrabbiò. La serata si concluse quando Vernon e Petunia se ne andarono infuriati dal ristorante. Lily scoppiò in lacrime e James (che si sentiva un po' in colpa) promise di sistemare le cose con Vernon alla prima occasione.
Vernon Dursley

Non accadde mai. Petunia non volle che Lily le facesse da damigella al matrimonio perché era stufa di essere oscurata da lei; Lily ci restò male. Vernon si rifiutò di parlare con James al ricevimento, ma lo definì, mentre era a portata di voce, 'una specie di prestigiatore dilettante'. Una volta sposata, Petunia cominciò ad assomigliare sempre di più a Vernon. Adorava la loro graziosa casa squadrata al numero quattro di Privet Drive. Era finalmente al sicuro: niente più oggetti che si comportavano in modo strano, niente teiere che fischiettavano motivetti al suo passaggio, niente lunghe conversazioni su cose che non capiva con nomi come 'Quidditch' o 'Trasfigurazione'. Lei e Vernon decisero di non andare al matrimonio di Lily e James. L'ultimissima lettera che Petunia ricevette da loro annunciava la nascita di Harry: lei le lanciò un'occhiata sprezzante e la gettò nel cestino.

Quando poco più di un anno dopo trovarono il nipote ormai orfano sulla porta di casa, rimasero quindi sconvolti. La lettera che lo accompagnava descriveva l'omicidio dei suoi genitori e chiedeva ai Dursley di accoglierlo. Spiegava che Lily aveva sacrificato la vita per suo figlio, e che quindi Harry sarebbe stato al sicuro dalla vendetta di Lord Voldemort finché avrebbe condiviso la casa con Petunia, che aveva lo stesso sangue della sorella. Di conseguenza, il numero quattro di Privet Drive era l'unico rifugio davvero sicuro.

Prima dell'arrivo di Harry, Petunia era diventata, tra i Dursley, la più decisa a evitare ogni accenno a Lily. Petunia provava un senso di colpa latente per averla esclusa dalla sua vita, consapevole del fatto che la sorella, sotto sotto, l'amava, ma questo sentimento era sepolto da gelosia e rancore. Petunia aveva inoltre soppresso, senza mai raccontarla a Vernon, la speranza infantile di scoprire di essere una strega, e di essere portata nel magico mondo di Hogwarts.

Dopo aver letto la sconvolgente lettera di Silente sulla coraggiosa morte di Lily, sentì di non avere scelta: doveva accogliere Harry e crescerlo insieme all'amato figlio Dudley. Lo fece malvolentieri e trascorse gli anni successivi a punire il nipote per la sua scelta. L'antipatia di zio Vernon per Harry derivava in parte, proprio come quella di Piton, dalla sua somiglianza col padre, odiato da entrambi.

Dudley DursleyLe bugie che i Dursley raccontarono a Harry sulla morte dei suoi genitori erano basate principalmente sulle loro paure. L'idea di un Mago Oscuro potente come Lord Voldemort li terrorizzava e, come tutti gli argomenti che consideravano inquietanti o sgradevoli, la rinchiusero in un angolino della loro mente e ripeterono la storia dell'incidente stradale talmente tante volte che cominciarono quasi a credere che fosse vera.

Nonostante sia cresciuta insieme a una strega, Petunia è decisamente ignorante in materia di magia. Lei e Vernon condividono l’idea confusa di poter soffocare in qualche modo i poteri di Harry e, nel tentativo di sbarazzarsi delle lettere che arrivano da Hogwarts per l'undicesimo compleanno del nipote, lei e Vernon si basano sulla vecchia credenza che le streghe non possano attraversare l'acqua. Dato che Petunia aveva visto spesso Lily saltare fossi e correre sui passatoi dei ruscelli quando erano piccole, non avrebbe dovuto sorprendersi quando Hagrid non incontrò alcuna difficoltà a superare il mare in burrasca per arrivare alla catapecchia sullo scoglio.

I pensieri di J.K. Rowling

Vernon e Petunia si sono chiamati così fin dalla loro creazione e non hanno mai attraversato una fase di nomi di prova come invece hanno fatto molti altri personaggi. 'Vernon' è semplicemente un nome di cui non mi è mai importato nulla. 'Petunia' è il nome che davo sempre ai personaggi femminili antipatici nei giochi di fantasia che facevamo da bambine io e mia sorella Di. Non ero sicura di sapere da dove venisse quel nome, fino a che, recentemente, un amico mi ha mostrato una serie di pubblicità progresso che andavano in onda in televisione quando eravamo piccoli (le raccoglie e le archivia nel computer portatile per vederle con comodo).

Una di queste era un cartone animato in cui marito e moglie si godevano un picnic su una scogliera osservando un uomo che affogava nel mare sotto di loro (il messaggio della pubblicità era: non si sta sbracciando per salutarvi, chiamate il bagnino). Il marito chiamava la moglie Petunia e tutto a un tratto mi sono chiesta se quell'improbabile nome non venisse da lì, perché, che io sappia, non ho mai conosciuto né letto di nessuna Petunia. L’inconscio è una cosa davvero bizzarra. Nel cartone animato Petunia è grassa e allegra: a quanto pare la sola cosa che ho preso da lei è il nome.

Il cognome 'Dursley' l'ho preso dalla omonima città nel Gloucestershire, non molto lontana da dove sono nata. Non sono mai andata a Dursley, e immagino che sia piena di persone deliziose. Era il suono della parola che mi affascinava, più di qualsiasi riferimento al luogo fisico.

I Dursley sono reazionari, pieni di pregiudizi, intolleranti, ignoranti e bigotti: molte delle cose che amo di meno. Nell'ultimo libro ho voluto insinuare che un pensiero gentile fosse quasi affiorato alla mente di zia Petunia nel salutare Harry per l'ultima volta (un affetto dimenticato ma ancora vivo, seppur debole, per la sorella; il pensiero che forse non avrebbe mai più rivisto gli occhi di Lily), senza che la donna riuscisse però ad ammetterlo o a mostrare quei sentimenti sepolti da tempo. Anche se alcuni lettori avrebbero voluto che zia Petunia si lasciasse un po' andare durante la scena dell'addio, sono convinta che si sia comportata in modo coerente coi pensieri e sentimenti che l'avevano caratterizzata nei sei libri precedenti.

Dato che i lettori non si erano mai aspettati granché da zio Vernon, nessuno è rimasto deluso.

Va detto che alcuni brani di questo contenuto sono di più recente pubblicazione. All'incirca la prima metà del contenuto e dei pensieri di JKR erano accessibili nel Momento illustrato sopra.
La seconda parte è stata pubblicata nel vecchio Pottermore solo il 23 giugno del 2015, con la pubblicazione dei Momenti di Harry Potter e i Doni della Morte.
In quella occasione, potevamo visitare la scena sottostante:

Harry Potter e i Doni della Morte: I falsi Harry

Vediamo i sei falsi Harry, più quello vero, insieme ai loro accompagnatori, durante l'ultimo decisivo trasferimento di Potter dalla casa dei suoi zii. Cliccando sul capanno a destra ottenevamo l'ampliamento al contenuto sui Dursley, che assumeva così l'aspetto attuale.

Ma qual è l'aspetto fisico dei parenti babbani di Harry? Beh, la versione più somigliante viene dalla fonte più autorevole in assoluto: nientemeno che J.K. Rowling in persona!
In caso non lo sapeste, la creatrice del Mondo Magico ha anche doti da illustratrice, guardate sotto. Vediamo Harry davanti al caminetto del Numero 4 di Privet Drive, con immancabili foto della famiglia Dursley appese alla parete:

Disegno di J.K. Rowling: Harry nel salotto dei Dursley, al Numero 4 di Privet Drive

Hanno un aspetto decisamente più sgradevole rispetto agli attori scelti per la versione cinematografica, almeno secondo me.
Fotografie dei DursleyIn Pottermore ci sono pochissime scene in cui vediamo i Dursley. Per quanto riguarda Dudley, lo abbiamo scovato nei Momenti elencati in questo post: Buon compleanno... Dudley Dursley!
Per quanto riguarda i suoi genitori, possiamo fare riferimento ad alcuni Momenti di Harry Potter e il Calice di Fuoco.
Nel capitolo 4, Momento 1, vediamo una foto del matrimonio di Petunia e Vernon, potete vederla qui a destra, insieme a un ritratto di Dudley in bicicletta. Nel Momento 2 invece riuscivamo a intravederli di persona, anche se piuttosto trafelati vista l'invasione inaspettata e devastante in atto nel loro salotto:

Harry Potter e il Calice di Fuoco: L'arrivo dei Weasley

Purtroppo, non sappiamo nient'altro della famiglia di Lily. Se ad esempio aveva zii, cugini o nonni.
Sappiamo solo che al momento della sua partenza per Hogwarts è stata accompagnata al Binario 9 e 3/4 dai suoi genitori, oltre che da sua sorella Petunia, dopodiché i signori Evans sono spariti dalla circolazione. Eppure sembravano entusiasti di avere una strega in famiglia, stando a quello che racconta acidamente Petunia.
Ma allora che fine hanno fatto?
Per scogliere il mistero, ci viene in aiuto una intervista rilasciata da J.K. Rowling nel 2005, nel periodo del lancio del sesto libro, Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Abbiamo rivenuto la trascrizione in questa pagina: www.the-leaky-cauldron.org/2007/09/10/jkr3/
Ad un certo punto si trova quanto segue, tradotto alla buona:
D: Per quanto riguarda la famiglia di Harry, i suoi nonni, sono stati uccisi?
JKR: No. Questo ci porta in territorio più banale. Come scrittore, era più interessante, ai fini della trama, che Harry fosse completamente solo. Così ho preferito disfarmi spietatamente di tutta la sua famiglia tranne zia Petunia. Voglio dire, James e Lily sono molto importanti per la trama, ovviamente, ma i nonni? No. E, poiché mi piacciono i retroscena: i genitori di Petunia e Lily, hanno avuto una normale morte Babbana. I genitori di James erano anziani, erano in là con gli anni quando è nato, il che spiega perché fosse figlio unico, molto viziato, lo-hanno-avuto-tardi-quindi-era-il-loro-tesoro, come spesso accade, credo . Erano vecchi anche per dei maghi, e sono morti. Sono mancati per una malattia magica. Questo è com'è andata. Non c'è niente di grave o di sinistro in quelle morti. Avevo solo bisogno di toglierli di torno così li ho uccisi.
Molto semplicemente!
Quindi i signori Evans potrebbero essere morti per una malattia, o come ci ha suggerito OmbraUnicorno nel commento al compleanno di Lily, in un incidente automobilistico, da qui l'idea di Petunia di sfruttare lo stesso tipo di destino per Lily e James, da raccontare al piccolo Harry.
Come fatto notare da AurorUnicorno, sempre nei commenti a quel post, è probabile che i nonni Evans siano morti durante gli ultimi anni che Lily ha trascorso a Hogwarts, perché i rapporti tra le due sorelle si sono incrinati senza rimedio, per poi interrompersi, a partire dal matrimonio di Petunia con Vernon. All'epoca Lily doveva avere appena terminato gli studi, o quasi.
Se i loro genitori fossero stati in vita forse avrebbero potuto cercare una conciliazione, o almeno essere vicini a una delle due in qualche modo. Da quello che sappiamo, invece, ognuna ha seguito il proprio marito nel destino che si era scelta, non avevano altri cui appoggiarsi.
Sempre AurorUnicorno, ci ha ricordato l'esistenza di quest'altra illustrazione di J.K. Rowling:

Disegno di J.K. Rowling: Harry vede la sua famiglia nello Specchio delle Brame

Si tratta di Harry mentre guarda i suoi genitori e il resto della sua famiglia nello Specchio delle Brame (o Emarb).
Tralasciando il lato tristissimo di questa immagine, vediamo James e Lily, e dietro di loro altre quattro figure. Ipotizzando che i genitori siano vicini ai rispettivi figli, vediamo a sinistra un vecchietto pelato, con una piccola signora che spunta dietro di lui. Potrebbero essere gli anziani genitori di James, Fleamont e Euphemia.
Dall'altro parte, dietro a Lily, c'è un signore vestito elegantemente con un gran paio di baffi, e una persona occhialuta, forse la moglie, con le braccia per aria, e un fazzoletto in una mano. E' bello immaginare che siano i signori Evans!
Naturalmente sono solo ipotesi, non sappiamo chi siano esattamente quei personaggi, anche se, dal momento che stiamo parlando di J.K. Rowling, difficilmente sono messi lì a caso.

22 commenti:

  1. Miao a tutti!
    Ricordate la torta sciupata da Dobby? Non gliel'ho mai perdonata, ghghgh!!!
    Vostro Stregatto con la spilla del Comitato Affamati per la Salvaguardia delle Torte.

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  2. Miao a tutte e tutti...

    Scrivo di getto, tra l'altro non sono nemmeno in condizioni di poter rileggere e correggere, speriamo bene.

    Torta a parte, che mi ha provocato un groppo in gola veder distruggere :-) e restando in tema familiare e un po' sottotono, non penso che alla lunga i Dursley avrebbero retto la bugia dell'incidente d'auto se questa fosse stata la causa della morte dei coniugi Evans, non è molto ragionevole.

    Credo che la morte babbana di ciascuno dei due sia dovuta a cause ahinoi comuni: tumori e complicazioni cardiache.

    Siamo alla fine degli anni '70, la crisi petrolifera dell'inizio di quel decennio ha rimesso a pieno regime l'estrazione del carbone (ricordate come si chiama la cittadina dove abitava Severus, e anche gli Evans? Ecco), i tumori alle vie respiratorie dovevano essere una tragica consuetudine, e anche le complicazioni cardiache non credo mancassero, quindi non mi meravigliano più di tanto le morti precoci, purtroppo.

    Ok, poi passa. Torniamo alle torte e alla fanfiction che è meglio :-)

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    1. In effetti, credo che l'ipotesi malattia sia la più probabile, avevo dimenticato di considerare la descrizione di Cokeworth.
      Mi chiedo cosa spingeva Severus a tornare in quel villaggio ogni estate, forse ricordi di sua madre?

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    2. Probabilmente, molto probabilmente, sì.

      Sua madre era l'elemento che gli ha permesso di arrivare a far interessare di se stesso la coetanea Lily, che a sua volta era avida di informazioni sul mondo magico.

      Entrambi, Severus e Lily, sono abili nella magia, ma Sev aveva dalla sua l'esperienza della madre, i suoi racconti ed i suoi insegnamenti: da lei, prima lui e poi indirettamente la sua nuova amica, conoscono la struttura del mondo magico, l'esistenza della Scuola, delle regole imposte dal Ministero, dei dissennatori.

      Eileen Prince è il riferimento indiscusso per i due ragazzi, purtroppo sposata con un uomo di cui la maggior virtù risulta essere l'assenza (a King's Cross troviamo solo lei con Severus, mentre l'intera famiglia Evans accompagna Lily al binario 9 3/4), ci sarebbe da capire il perché di quel matrimonio ma stiamo andando troppo oltre.

      L'indicazione di Tunia che "i Piton" risiedevano a Spinner End, con una vena di disprezzo che Harry coglie inequivocabilmente, fa capire che, al di fuori della famiglia (altrimenti Lily non avrebbe avuto nessun bisogno di ulteriori spiegazioni), la sorella maggiore di sua madre frequentava persone (bambini, i genitori di questi, magari proprio gli insegnanti) che alzavano barriere, non del tutto virtuali, tra la middle c!ass a cui probabilmente gli Evans appartenevano, e coloro che non ne facevano parte (ci saranno durissimi scioperi pochi anni dopo, in luoghi reali simili a quello immaginato da JKR, il che fa pensare che per lei, quando creò il racconto, fosse naturale "costruire" tutto questo).


      Quando ho riletto (e riletto, e riletto) il capitolo della Storia del Principe, nel settimo libro, m'è sembrato naturale pensare che gli Evans fossero i proprietari di un'officina di riparazione di moto, probabilmente non ci lavoravano, avevano dei dipendenti, ma le moto le vendevano, anche, e forse proprio da loro Sirius ha comprato la sua moto, la sua passione giovanile, e poi l'ha, diciamo, ritoccata un po' per farla volare.

      Forse non coincide tutto esattamente in modo perfetto, ma continuo a pensare che potrebbe essere stato così...

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    3. Hai ragione, è stato proprio il fatto che Severus sapesse tante cose sul mondo magico grazie a sua madre, ad avvicinarlo a Lily. Oltre al fatto che fosse sua madre, Eileen era importante perché conosceva un mondo in cui Severus non sarebbe più stato lo "strano", ma avrebbe finalmente avuto un'identità propria. La ricerca della propria affermazione lo ha poi portato nelle file dei Mangiamorte, ma questa è l'evoluzione successiva.
      Per Lily rappresentavano una fonte di scoperte, il mezzo per la presa di coscienza della propria natura.

      Interessante l'idea che gli Evans fossero proprietari di un'officina, o magari addirittura di un concessionario di auto/moto, forse il passaggio fino a Sirius è un po' tortuoso (non erano forse morti quando Lily ha iniziato a uscire con James? Non lo sappiamo con certezza, tutto può essere) ma è affascinante!
      Li eleverebbe a middle class, coerentemente col senso di superiorità di Petunia.
      Da quel poco che traspare comunque i loro genitori non mi sembravano snob, anzi mi sembra che abbiano preso l'esistenza del mondo magico con serenità. Da chi avrà preso Petunia?

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    4. Da chi avrà preso Petunia? Già, credo che il suo modo di agire derivi da un'ostinata volontà di essere diversa dalla sorella (davvero quando tornava a casa per le vacanze aveva le tasche piene di uova di ranocchia? Ma dai, al massimo una manciata, una volta per caso), così cominci a vedere lei che pulisce a specchio, non tollera cose fuori posto, quello che non corrisponde al suo criterio di ordine.

      Così fin da giovane: ai nove-dieci anni del primo Severus che incontriamo nei famosi ricordi, lei forse ne ha un paio in più, giusto per non frequentare più le elementari di quartiere e passare ad una scuola di prestigio, dove l'obbligo di indossare una divisa non nasconde la classe sociale, tutt'altro.

      Allora mi immagino che lei sappia di appartenere alla metà del mondo che conta, ma si vergogna della sua famiglia, e solo in parte per colpa della sorella strana, ma per un'altra parte perché i genitori non hanno le sue stesse convinzioni, loro danno pieno supporto alla giovane Lily.

      Avere come genitori i titolari di un autosalone (auto e moto) con annessa officina: era ideale per il doppio aspetto, la parte di vendita tutta lucidata alla perfezione, e la parte "sporca" dell'officina, dove mi raffiguravo Lily, e la sorella che disapprovava.

      Cambiamo scena e passiamo a Sirius: l'abbiamo visto quindicenne nella scena dell'esame per i Gufo, e da quanto scritto nell'Ordine della Fenice sappiamo che non aveva ancora 16 anni quando è scappato da casa per rifugiarsi a casa dei nonni di Harry, poi a 17 anni uno zio gli lascia un bel po' d'oro e lui si trova un posto tutto suo.

      17 anni, è ancora studente ma ha abbastanza denaro e può levarsi qualche soddisfazione. Forse alla moto non ci pensa, magari sì, ma se continuiamo con le ipotesi fatte, supponiamo che finalmente ci sia un qualche ravvedimento di James, e che Lily, dopo aver rotto ogni rapporto con Sev (ed aver passato uno dei suoi peggiori periodi, sicuramente) cominci a frequentare i quattro amici.

      Lei senz'altro desta la curiosità tra i ragazzi nati da famiglie magiche, a prescindere dall'avvenenza e dalla bravura, ed è probabilissimo che lei racconti come vive una normale famiglia babbana; mettere Sirius in condizione di provare dal vero una delle moto con cui tappezzava le pareti di camera sua, naturalmente sotto lo sguardo di tutti gli altri, secondo me era una pensata degna di lei (ricordatevi la reazione di Lumacorno all'improvvisata del bezoar a Pozioni nel sesto anno), naturalmente con tutti si intende anche Severus, di nascosto, che vedeva senza poter reagire l'inizio dell'intesa tra i due futuri genitori di Harry.

      Poi l'attività poteva essere stata ereditata dalla figlia maggiore, che appena sposata non avrebbe fatto altro che svenderla, magari per poter comprare casa a Little Whingins, finalmente la casa dei suoi (babbanissimi) sogni.

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    5. Ricostruzione impeccabile e davvero affascinante, anche se anticiperei leggermente i tempi del cambiamento (o peggioramento) di Petunia.
      Partendo dal presupposto che abbia sempre avuto sotto gli occhi la "diversità" di sua sorella, credo che la gelosia nei suoi confronti sia cominciata fin dalla primissima infanzia: io ho un fratello minore e uno maggiore, entrambi nei primi tempi abbiamo provato gelosia verso il nuovo arrivato, è inevitabile.
      Se basta la nascita di un fratello o sorella perché si creino i primi piccoli episodi, si può immaginare come tutto sia stato amplificato dalle speciali doti di Lily. Era già la cocca di mamma e papà perché più piccola, e molto carina aggiungerei, figuriamoci con le stranezze che sapeva fare, di certo ritenute deliziosamente divertenti, tipo far volteggiare biberon e bambole.
      Mi metto nei panni della babbanissima Petunia, e per un attimo riesco a intravedere il mostro verde dell'invidia che cresce insieme a lei.
      Sentendosi incompresa e trascurata dai suoi, magari a torto, reagisce cercando il più possibile di distinguersi dalla sorella. Laddove la piccola era vivace, lei si contrappone con la perfezione esteriore.
      La maschera di indifferenza si sgretola quando Lily compie 11 anni, e con la lettera arriva la rivelazione da parte di un inviato magico, che spiega alla famiglia quali doni ha la piccola di casa. Il desiderio di ispirare lo stesso stupore entusiasta nei propri genitori la spinge a scrivere a Silente, ma il rifiuto è ancora più bruciante, tanto peggio quando Lily confessa di aver sbirciato fra le sue cose.
      Riprende la propria maschera di sdegno e non la mollerà più, pensando sia l'unico modo per proteggersi.
      Non la giustifico assolutamente, ma in effetti si può arrivare a comprendere la sua difficoltà nel gestire la propria comunissima normalità, nel confronto con una sorella bella, solare e "speciale".
      Che te ne pare?

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    6. Hai perfettamente ragione, Eileen.
      Anche tra due sorelle normali scattano gelosie e ripicche, accidenti se è vero :-) e se poi una delle due ha un particolare talento deve imparare presto a guardarsi alle spalle (punto di vista dell'altra sorella: impara troppo presto e troppo bene). Glissiamo che è meglio, e comunque anche i maschi non sono immuni...

      Davo solo rilevanza al fatto che lei, giovane allieva in una scuola di prestigio, abbia rafforzato le sue opinioni su quanto sia giusto frequentare le persone giuste, dare importanza all'etichetta, dimostrare di essere impeccabili. La presenza in famiglia di una persona come sua sorella, che rompeva gli schemi precostituiti, era qualcosa che diveniva sempre più intollerabile, inducendola a rompere con lei ed allontanarsi dalla famiglia.

      Per quello suppongo che i genitori abbiano fatto di tutto per cercare di riavvicinarle tra loro, ed il risultato sia stato quello del famoso incontro ben caratterizzato da Lidia :-) ma probabilmente in quel momento già la famiglia non c'era più, l'appuntamento era stato mantenuto per onorarne le volontà, per questo Lily rimane profondamente amareggiata dall'epilogo, e James si sente davvero in colpa.

      Penso che dal lato opposto ad insistere per la cena a quattro sia stato Vernon, un po' perché è un punto d'onore per lui dimostrare deferenza, e un po' (tanto) per impressionare il futuro cognato: pensava di vincere facile e non c'è riuscito.

      Colgo lo spunto per rispondere anche a Ombra sulla mancanza di foto dei nonni a casa Dursley: hai perfettamente ragione, farsi fotografare era normalissimo, è davvero impossibile pensare ad una famiglia babbana che non abbia un album di foto ricordo.

      Il problema è proprio e solo quello, il fatto che fosse un album, anzi penso più di uno, quello del matrimonio, quello con le foto dei compleanni, le gite, gli anniversari... insomma album da tenere chiusi a chiave in un cassetto; se hai presente la copertina in cui era avvolto Harry quando è stato deposto da Albus sulla soglia di casa degli zii, [spoiler] lei la conserva gelosamente fino alla fine [/spoiler]...

      Ciao.

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    7. E' vero, l'incontro fatidico fra le coppie lo immagino anche io postumo, rispetto alla morte dei signori Evans.
      E concordo anche sul fatto che Vernon fosse favorevole, se non il fautore, solo per fare la ruota davanti a James e Lily. Che smacco dev'essere stato!
      Se fosse andata così, avrebbe qualcosa in comune con Piton, anche se in misura diversa naturalmente: non sopporta Harry perché somiglia così tanto a quel padre che se ne è fatto beffe!

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  3. Ciao a tutti, effettivamente mi sono sempre chiesta perché Harry non abbia mai cercato di conoscere le sue origini. Sono tutti morti? Ok, punto. Fossi stata in lui avrei chiesto a tutti, da Hagrid alla Mc Gonagall, notizie sui miei, in fondo la famiglia Potter era antica e conosciuta, avrebbe potuto ascoltare aneddoti e curiosità. Lily era un tipo estroverso e poteva aver raccontato anche lei la sua storia. Invece Harry non mostra interesse, nemmeno con Lupin o Sirius, solo qualche vago accenno di sfuggita. E così sono usciti insieme, intendo la coppia James-Lily e Vernon-Petunia... Pagherei per avere il dialogo di quella serata! Già il riassunto è esilarante... Un caro saluto da Lidia.

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    Risposte
    1. Mentafiorita Dei Sentieri4 febbraio 2017 alle ore 08:35

      E' vero...
      Secondo me, la Rowling non ci ha neanche pensato, al fatto che magari Harry abbia voluto conoscere le sue origini, e l'ha tenuto concentrato per fare in modo che si salvasse la pelle...
      Come ha detto Lidia, chiedere della famiglia e dei nonni Potter, sarebbe stato abbastanza semplice: chiedendo alla McGonagall e/o ad Hagrid avrei trovato le risposte.
      Per i nonni Evans, sarebbe stato un po' piú difficile, ma avrebbe potuto chiedere a zia Petunia; avrebbe potuto ricevere una sgridata, ma é sempre meglio che chiedere di Lily e James...

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    2. Mi sono chiesta la stessa cosa, per gli Evans forse ha ricevuto una sgridata e una punizione tali da spingerlo a rinunciare del tutto!
      Sulla famiglia Potter concordo, credo che Sirius gli avrebbe parlato più che volentieri dei genitori di James, che tanto hanno fatto per lui. A volte non capisco quel ragazzo!

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    3. Miao a Lidia e Mentafiorita Dei Sentieri!
      Credo che da un bambino di undici anni, traumatizzato dai Dursley, il cui unico pensiero giornaliero sia non farsi buttare per la strada, non si possa ancora pretendere che sviluppi una consapevolezza che lo spinga a ricercare le sue origini.
      Ciò accadrà durante la sua adolescenza, quando sarà mentalmente più libero e autonomo, aiutato anche dai vari incontri, non ultimo quello con Sirius.

      Riguardo ai dialoghi tra la coppia Vernon-Petunia e Lily-James durante una serata a cena, forse potrebbe aiutare la nostra fanfiction.
      Pensate forse che lo stregatto o Mr Tibbles non fossero presente, casualmente, da quelle parti?
      Vostro Stregattaccio.

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    4. Ciao a tutti, riguardo la famosa uscita a quattro vi propongo il seguente testo. "In un grazioso localino al centro di Londra, dall'atmosfera intima e romantica, quattro persone sedute ad un tavolo attendono che un cameriere venga a prendere le loro ordinazioni. La soffusa luce delle candele illumina i loro volti, che esprimono quattro stati d'animo diversi. JAMES POTTER: si guarda intorno con aria annoiata, mentre giocherella sotto il tavolo con la sua bacchetta magica, indeciso se trasformare suo cognato in un canarino vivo o in un pollo arrosto. LILY EVANS: osserva con apprensione il suo fidanzato. Si è accorta che tiene in mano la bacchetta, e potrebbe giurare che lui non sta solo pensando a cosa ordinare per cena...PETUNIA EVANS: guarda alternativamente, e con profondo disgusto, il cognato e la sorella, rimpiangendo di aver acconsentito ad uscire insieme. VERNON DURSLEY: si arriccia i baffi, ostenta sicurezza, gonfia il petto, raccontando di come LUI abbia un bel lavoro, una macchina, grandi progetti, eccetera eccetera, il tutto con voce eccessivamente alta." Una buona serata da Lidia.
      P.s.: per quanto riguarda Severus credo che tornasse al suo paese ogni estate perché quella casa era di sua proprietà e nel bene e nel male era carica di ricordi. Lui è il tipo da custodire gelosamente i ricordi e rotolarcisi dentro, e se sono dolorosi li ama ancora di più.

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    5. Meraviglioso l'appuntamento immaginato da te, Lidia!
      Aggiungerei solo Petunia che guarda ammirata il suo Vernon e poi sposta lo sguardo altezzosa su Lily, del tipo "questo è un fidanzato, non quel tizio che ti sei scelta!".

      Hai ragione per quanto riguarda Piton, è proprio da lui. Rimuginare e ancora rimuginare, decisamente tetro!

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    6. Miao Pietra, verissimo: un ragazzino che viene bullizzato in continuazione dal cugino, a cui la famiglia dà manforte, non è che sente la necessità di trovare altri parenti dello stesso stampo, zia Marge già era troppo.

      Del lato Potter, invece, ha prima scoperto la fama, poi l'arroganza, e questo non semplifica molto le cose, e quando crede di aver trovato una figura di riferimento al di sopra di ogni sospetto, scopre anche qui un passato non encomiabile.

      Mettici anche una cicatrice a forma di saetta, non è che il ragazzo potesse farsi con calma una bella indagine approfondita sul suo albero genealogico, più facile che poi abbia demandato tutto a Hermione...

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    7. Ciao Eileen, grazie del complimento. Eh si, Vernon e Petunia si meritano a vicenda! Piton è un personaggio complicato, ha tutto un mondo interiore invisibile all'esterno, in qualche modo è anche molto affascinante ma viverci insieme credo sarebbe impossibile. Ad un certo punto si deve pur guardare avanti, abbiamo tutti incontrato dei "James Potter" da adolescenti, ma arrivati a quarant'anni si deve dare un colpo di spugna al passato e voltare pagina. Invece lui vive di ricordi, venati di malinconia o avvelenati dal rancore. Un saluto da Lidia.

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  4. Mentafiorita Dei Sentieri3 febbraio 2017 alle ore 21:43

    Miaoooo!
    Oh, sono cosí contenta che mi abbiate risposto! Grazie mille! <3 <3 <3....
    Avevo iniziato giá da un bel po' di tempo a leggere le Cronache della Quinta Casa Violafucsia, solo che tra scuola e impegni vari sono rimasta un po' indietro (sono al 5° capitolo della Pietra Filosofale)...
    Grazie mille per le informazioni su Lily James♥♡♥
    Su Petunia mi sono sempre chiesta una cosa: di che colore ha i capelli e gli occhi? E' bionda o bruna (l'attrice é bruna, ma il personaggio vero e proprio com'é? La Rowling lo ha mai rivelato?)? Da una parte trovo scritto che é bruna, dall'altra che é bionda; sono un pochino confusa...
    Per me è importante saperlo perché, mentre leggo, io le scene (penso di non essere l'unica) me le immaginano.
    Vernon, ho sempre dato per scontato che avesse i capelli e gli occhi marrone chiaro, non riesco a immaginarlo in un altro modo...
    Grazie mille ancora♡♥♡♥♡
    Menta
    P.S.: V.V.B. ♡♥♡♥♡

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    1. È difficile distinguere i Dursley dagli ottimi attori che li hanno interpretati!
      Però il loro aspetto effettivo dovrebbe essere quello che vediamo nel disegno della Rowling: zia Petunia e Dudley biondi, zio Vernon castano.
      Di zia Petunia lo dice nella primissima pagina della "Pietra Filosofale".
      C'è da aggiungere che nei libri zio Vernon è decisamente più antipatico, l'attore che lo ha interpretato gli ha dato una vena comica che rende bene sullo schermo, ma nel libro non era prevista!

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    2. Miao MentaFiorita Dei Sentieri,
      se lo desideri puoi lasciare i tuoi commenti sui capitoli anche sotto di essi, se hai qualcosa da miagolare, naturalmente.
      Tuo Stregatto

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  5. le varie "storie" che si trovano sul vostro sito sono vere o inventate da voi? è solo una cursiotà

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    1. Miao Anonimo, le varie 'storie o brevi integrazioni' sono da considerarsi precisazioni della Rowling sui suoi personaggi rilasciate normalmente su brevi articoli, commenti in internet, oppure interviste. Invece le Cronache di Hogwarts seguono la Saga di Harry Potter ma sono inventate, ovviamente, ghghgh!

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Harry Potter - Sorting Hat 3